La Zona arancione, l’onorevole Cafeo, Musumeci e Mao
di Carlo Giulio Grimbè | 4 Settembre 2021Il deputato regionale neo-salviniano Giovanni Cafeo ha attaccato Musumeci. Secondo lui, il presidente della Regione, prima di firmare l’ordinanza con cui si istituisce la zona arancione in otto comuni del Siracusano, avrebbe dovuto mettere in moto il “coinvolgimento attivo delle forze di maggioranza”. Insomma, il presidente della Regione avrebbe dovuto chiedere prima il “pass” a lui. Secondo noi, ha ragione. Ragionissima. E non dite che il provvedimento non è stato una scelta politica; che non è stato un’opzione discrezionale. Smettetela pure con la storia che la decisione non è un “petit caprice” del sovrano. Usate questi francesismi per darvi un tono; ma non imbrogliate né noi, né la Lega, né l’onorevole. Che politicamente non è nato ieri.
Sì, certo, ora mettete il disco rotto: l’ordinanza discende dai dati sanitari; non si poteva fare altrimenti; è una responsabilità diretta che grava sulle spalle di Musumeci. E ve ne uscite sempre con quei i due odiosi aggettivi: contigibile (che sa di lessico vecchio come il cucco) e urgente (la solita minestra servita in tutta la pandemia) che mettete accanto al sostantivo “ordinanza”. L’onorevole conosce a menadito norme, disposizioni, fonti che piazzate apposta nella “parte sopra” dell’atto: lo fate per dimostrare che il Presidente è “obbligato”, per tutelare la vita e e la salute pubblica; gettate fumo negli occhi a tutti, a partire dagli elettori ex e vigenti di Cafeo. Il quale, però, si è letto, pagina per pagina, riga per riga, punteggiatura, delle “relazioni del Dipartimento regionale ASOE prot. nn. 36999, 37000, 37001 e 37002 del 2 settembre 2021, con allegate, rispettivamente, le relazioni dell’Asp di Siracusa prot. n. 23000 dell’1 settembre 2021”, che avete schiaffato in quella “parte sopra”. E pure quel dannato capoverso “vista la relazione sulla progressione settimanale della vaccinazione…”. Specchietti per le allodole. Noi sappiamo che l’onorevole sa. Sa – da persona d’equilibrio e poco incline alla propaganda, meno che meno di se medesimo – che Musumeci quando vuole le cose le fa: avrebbe potuto aggiungere un ulteriore “pezzo” nella “parte di sopra” dell’ordinanza. Una cosa, in questo grosso modo: “viste le risultanze del vertice di maggioranza in ordine alle misure da adottare e in particolare le perplessità e/o osservazioni contrarie dell’on. Cafeo Giovanni, nato a Siracusa, eletto nella lista Partito Democratico Micari Presidente, nel collegio di Siracusa con voti 7406 di preferenza, iscritto al gruppo
Partito Democratico XVII Legislatura
dal 15-12-2017 al 12-11-2019, inde al
gruppo
S.F. Italia Viva
dal 13-11-2019 a qualche settimana fa, infine (?) al gruppo Lega Sicilia per Salvini Premier…”. Scusate, perché no? La gente non avrebbe capito? E vabbe’, bastava spiegarlo. Neppure a Roma, avrebbero compreso quelle “aggiunte”? Si poteva contestare, anche se al governo ci sono ministri leghisti. In verità, abbiamo saputo che il Presidente avrebbe voluto accontentare l’on. Cafeo, anche per dargli un piccolo premio per essere parte dell’operazione Sammartino: “ se il centrodestra si rafforza, con nuovi ingressi provenienti da sinistra” – come dice la callida Giusy Savarino – il merito è anche suo. Avrebbe voluto, ma si è dovuto piegare alle ragioni del cavolo, impancate dai suoi cattivissimi “consiglieri giuridici”: prof, avv, dott, si sono messi di traverso e lui ha mollato la presa; questa sì che è una colpa: grave o lieve, sempre di colpa si tratta. Però, il povero governatore un’attenuante ce l’ha; mentre firmava l’hanno sentito farfugliare così: “Amico mio Cafeo, Dio sa quanto avrei voluto…ma la rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità”. Ce lo hanno riferito, eh: non possiamo giurarci, ma la fonte è buona.
Come? È una cosa già detta da Mao? Il grande Tsê-tung non è proprio un riferimento di Musumeci? Non è possibile? E chi lo può mai sapere? Siamo in tempi di migrazioni, di imprevedibili attraversamenti dei confini. Non si salva nessuno.
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