Sicilia gialla. Contro male oscuro e onorevoli no-vax, adesso vaccino obbligatorio agli over 50.
di Carmelo Briguglio | 28 Agosto 2021Non li apprezzo. Li compatisco. Cerco di capire. Ma fanno danni. A se stessi e agli altri. Gravi. Mi sono chiesto come sia stato possibile il coagularsi di questo mondo no vax. Un tale disastro educativo, psicologico, informativo rappresentato dal fronte del rifiuto dei vaccini. Ci sono responsabilità del discorso pubblico, delle agenzie di trasmissione tra società e persone, interi nuclei familiari. Non abbiamo visto il crescere carsico di questo mix di analfabetismo istruito e di superstizione contemporanea: qualcosa di simile alla credenza diffusa in maghi e oroscopi.
È un “male oscuro” generato soprattutto dal web. Il quale ha livellato scienze e conoscenze; e le loro “gerarchie”: tutti adesso pensano di sapere tutto e di tutto, scorrendo e rincorrendo siti e link, senza distinguere tra il vero e le mille fake news che infestano la Rete. Informazioni farlocche e inventate che moltiplicano gli interessati i quali, senza competenze in un campo o in una materia – anche ad alta specificità – a loro volta autoproducono notizie, letture, interpretazioni, senza alcun fondamento. Umberto Eco lo aveva denunciato: lo spiegò sei anni fa alle testate spagnole ABC in cui puntava il dito contro “el síndrome del complot” e El Mundo: “todos los que habitan el planeta, incluyendo los locos y los idiotas, tienen derecho a la palabra pública”. Non c’è bisogno di traduzione. Ma, sulla “rive droite” non avevamo bisogno di Eco per sapere in anticipo. Bastavano i testi dei Maestri, le loro pagine profetiche. Per restare in Spagna, sono illuminanti le pagine de “La ribellione delle masse” di Ortega y Gasset negli anni Trenta: la sua visione dell’ uomo-massa spiega ciò che ci accade oggi.
L’antivaccinismo è una variante dell’ “uno vale uno” e del mondiale “complotto”: sindrome ben radicata in Italia, nutrita dal movimento di Grillo – ricordate le mai tramontate “scie chimiche”, microchips cerebrali, le Torri Gemelle auto-colpite dagli Usa e roba similare? – e ora esplosa nell’antivaccinismo. Che, però si è introdotto, anche nelle ali degli schieramenti politici; da alcuni ambienti della “destra” estrema, a certe menti deboli e ciniche di leghisti di “lotta”, anche di vertice: vedo, in tv e sul web, parlamentari dire, con temerarie sicurezze, stupidaggini colossali e attaccare con veemenza il governo nazionale e quello regionale di cui sono parte, sulla base di quattro letture strampalate sbirciate qui e lì che spacciano per “studi dimostrano”. Anche qui, in Sicilia. Non dicono in modo chiaro di essere contro i vaccini. Non hanno il coraggio di un trasparente coming out. Criticano “le modalità”. Amplificano i dubbi. Picchiano contro il pass; contro questa o quella ordinanza. Sono a caccia di “morti sospette”. Sono gli onorevoli no vax, vaccinati, che inducono gli altri a non vaccinarsi. Giungono a paragonare la vaccinazione di massa allo sterminio di massa. Ad Auschwitz. Lo fanno per quattro voti. E in dissonanza con le politiche sanitarie dei governatori leghisti. Sono da smascherare e smentire. Sì, certo, nel mucchio c’è anche una certa sinistra colta: si copre col non accettare l’esclusione di “intere fette di popolazione da luoghi e servizi pubblici, in base a green pass”; ma lì siamo. O nelle immediate vicinanze: è anche il caso del sindacato che invece di convincere, tutela i suoi iscritti no vax. La faccio breve. Se la nostra regione oggi è in zona gialla – con terapie intensive piene e morti ogni giorno – è l’effetto di questo “male” che viene da lontano. Musumeci e Razza hanno fatto tutto ciò che potevano fare con gli hub e la moral suasion. Il massimo. Lasciatele cantare le opposizioni e i tifosi della pandemia. Cosa fare adesso? Dico la mia, che è la mia personalissima opinione e basta: puntualizzo. Io disporrei l’obbligo del vaccino per la fascia “a rischio” degli ultracinquantenni non vaccinati. Che sono molti, troppi. Che poi è la fascia che ci ha fatto fasciare la testa e ci ha messo nei guai. Obbligo, senza se e senza ma. Non mi esprimo sul “come”.
E neppure sulle sanzioni. Ho le mie idee. Ma, se la vedano i giuristi: anche a costo di aprire un caso in diritto dinanzi alle alte corti. E politico: con un dibattito, bello forte, nelle istituzioni, nei partiti e nella società siciliana. Io la penso così. Si chiama etica della responsabilità. La insegnava un certo professor Max Weber. Che morì di Spagnola. Adesso, si incazzi chi vuole.
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