Prego, è gratis
di Brig Ante | 12 Febbraio 2022Prima ha sfacchinato per coltivare i nemici di Musumeci: uno a uno, non ha trascurato nessuno; se li è passati tutti, con selfie, frizzi, lazzi, pacche sulle spalle, pranzi e cene. Poi, fine cultore di umane e politiche eleganze, ha gettato in pasto ai media il fratello, candidandolo – ha dichiarato il germano – senza che al pover’uomo (povero, si fa per dire) fosse passato per la testa: è financo riuscito a fare schizzare la fanghiglia delle sue trame su una banca di prim’ordine. Infine il massimo: ha pensato di far fuori Musumeci come grande elettore del presidente della Repubblica. Ha cercato di sfregiare un uomo delle istituzioni e la stessa Regione con l’acido del suo rancore che lo squassa da dieci anni. Gli è scoppiato l’ordigno nelle mani. E siamo dove siamo. Dopo queste follie – che lo hanno fatto cadere dai bassi gradini dove già era precipitato – è arrivato: togliete Musumeci che mi metto io. Tutto qui; Much Ado About Nothing: lui.
Secondo il quale – candidato perdente in malo modo nella corsa del 2012 – gli altri che ha preso per il di dietro, giorno dopo giorno, ora dovrebbero buttarsi a mare in sua compagnia. Con la pietra al collo, pretende: per inseguire una sconfitta matematica. Vuole suicidare Forza Italia. E l’intero centrodestra. A partire dai leader nazionali che hanno bisogno di vincere le regionali alla vigilia delle politiche. Non funziona: gli antichi “misteri” non rendono più. Se lo prendano a sinistra: si facciano scafazzare dal suo abbraccio solingo e mortale. Potrebbe riuscire col centrosinistra dove (forse) non gli é riuscito nel centrodestra: trascinarlo nella distruzione nichilistica di se medesimo. Gianfranco tra Anthony, Giancarlo e Claudio. Accomodatevi, prego. È gratis.
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