Gli anziani sono “vittime” dei giovani? Ha ragione Musumeci: Roma istituisca l’obbligo vaccinale.

I dati fanno spavento. Questa la prima annotazione spontanea di fronte al Report dell’Istituto Superiore di Sanità. Il rischio di terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose “è 85 volte maggiore per gli over 80; 12,8 volte maggiore per la fascia 60-79 anni; 6,1 volte maggiore per i 40-59 enni”. In Sicilia, il virus corre veloce. Ed è una minaccia concreta, soprattutto per gli anziani. Molti di loro – bastano le cronache e le notizie che raccogliamo ogni giorno nel circuito di amicizie e conoscenze personali – sono “vittime” di figli e nipoti che li contagiano o non li fanno vaccinare. Omicron corre pure da noi, in linea con la media di altre regioni. Né più, né meno. Inutile ricordarlo agli oppositori di mestiere, ai professionisti gridaroli e ai superficiali o strumentali profeti di sventure: attaccavano Musumeci a ogni cambio di colore della nostra regione, come se fosse colpa del governo regionale.
Ridicolaggini. Giustiziate dai fatti. E dai dati delle “loro” regioni. Ora, però, la questione è un’altra. Dinanzi a questo monitoraggio angosciante che preconizza la zona gialla per tutti i territori – con restrizioni blande rispetto all’attuale colore bianco – la risposta giusta è quella che Musumeci da tempo reclama: l’obbligo vaccinale. Senza se e senza ma. Una posizione coraggiosa e solitaria per lungo tempo. Ma che ora bussa forte alla porta anche di scettici e recalcitranti. Non è più tempo di eccessi di garantismo per chi vaccinarsi non vuole. Va valutata positivamente, piuttosto, l’esperienza in tal senso – che sta dando risultati importanti – di Germania e Austria che hanno adottato l’obbligo per non essere travolte dall’ondata di contagi, ricoveri e decessi. Ci vuole un provvedimento da parte del Governo nazionale. Lo si faccia al più presto e si spazzino via remore e alibi. Pericolosi quanto il virus.