La Lega e la Sicilia. Quella pretesa seppellita con la “Bestia” di Matteo.

Sarebbe facile maramaldeggiare, in lungo e largo: il pianto di Salvini sulla “Bestia” morta attrae nel mondo politico e mediatico, commenti durissimi, sarcastici; ma noi non daremo pedate al Truce e al cadavere del Mostro, con dentro il suo Luca Morisi. Com’e stile di chi appartiene a una cultura che si alimenta di suggestioni e immaginari dei codici cavallereschi, non vogliamo farlo. Non possiamo: parce sepulto, per noi è un’Estetica che include lo statuto morale della Persona, il suo rispetto.
Roba estranea alla weltanschauung dominante nella psico-sfera abitata da quei Primati del Nord cui la Bestia, negli anni, ha dato voce ed eco su media e social. Solo un brevissimo epigramma – politico – sulla crisi della Lega che ha effetti e riverberi anche nella nostra Isola. La volontà di potenza salviniana, la pretesa di guidare la nostra Regione, viene seppellita insieme alla sua Bestia, non più trionfante. Lo avevamo pre-visto ieri, quando ancora non si sapeva dello “scandalo Morisi” e delle gravi difficoltà in cui versa il leader del Carroccio, legatissimo al capo della sua comunicazione. Avevamo compreso e spiegato quella avance come tentativo di distrarre dalle difficoltà di Matteo e del suo partito. I fatti delle ultime ore ce lo confermano. Ci fermiamo qui. C’è un processo politico in corso. Vedremo dove porta, dentro la Lega e lo stesso centrodestra. Solo questo. Ma ricordate sempre: quos Deus perdere vult, dementat prius.