In Sicilia la Lega gioca a Lego. Per fortuna c’è Zaia (non conosce l’on. Donato, peccato)
di Carlo Giulio Grimbè | 11 Settembre 2021Gioca. La Lega sicula gioca a Lego. Più che costruire, ai salvinisti piace smontare i mattoncini del centrodestra. Molti scommettono che di questo passo smonteranno se stessi. Prima, hanno dato in pasto la creatura a Sammartino, che non gli darà mezzo mantello come il Santo; se lo prenderà tutto: ha uno spiccato senso di Humanitas. Se ne accorgeranno presto i leghisti della prima ora, e anche chi è arrivato alla seconda. Poi, hanno preso a calci Musumeci, dopo averlo preso a spintoni per farlo salire sul Carroccio. Inutilmente. Di seguito, i “numeri” dell’eurodeputata Francesca Donato, nota per i suoi “studi dimostrano” contro i vaccini, recitati come rosari televisivi: frutto proibito di sbirciate su internet.
La vetta, l’onorevole l’ha raggiunta nei giorni scorsi con un tristissima gaffe, in cui è arrivata a canzonare una famiglia con una persona deceduta per Covid-19. L’hanno costretta a scusarsi, ma dentro le scuse ufficiali ha voluto tenere il punto: “Ero scettica rispetto al fatto che nel momento del lutto ci teneste a consigliare il vaccino a tutti”, ha spiegato ai familiari della vittima. Sostanzialmente recidiva: non è stata affatto “gonfiata una polemica pretestuosa”, come ha sostenuto dopo avere cancellato il tweet. Per niente. Una bruttura.
È poi piovuta la polemica della onorevole regionale Marianna Caronia, ex FI, con un’andata e ritorno nella Lega: ha premuto il grilletto, scaricando un intero caricatore contro il governo che dovrebbe sostenere, perché non è passato il suo emendamento cimiteriale. Diventato, così, l’unguento miracoloso per resuscitare Orlando. Era morto, ora parla pure. Contro. Grazie a lei. Sento gli applausi dei candidati del centrodestra, che aspirano a prendere il posto del quasi defunto Leoluca, passato dal 47 (ó muorto) al 48 (ó muorto che parla). Un capolavoro di finissima politica. Ogni giorno, ogni ora, c’è poi una semina di dubbi sui social, da quella parte: si alternano cripto-no vax, ni vax, free vax, no green pass. Cercano di afferrare qualche voto in più. O peggio, imitano il Capo. Col classico surplus, d’impegno. Per fortuna c’è lui: «Abbiamo ricoverato molti 50enni, ma sono tutti non vaccinati: non abbassiamo la guardia… Ho l’obbligo morale di dire le cose come stanno. Tutti i ricoverati delle ultime ore sono non vaccinati: questa è la realtà”.(21.07.2021). Sembra Musumeci, ma è Zaia. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Oggi sul Corriere – è il caso di dirlo – rincara la dose:”…nella Lega la linea che vince è quella della responsabilità messa nero su bianco dai governatori. Poi, se resta qualche nostalgico del no green pass o del no mask, ne prenderemo atto. Io penso che non ci siano alternative alle scelte che abbiamo fatto”. Magari, venisse qui a spiegarglielo lui alla onorevole Donato. Purtroppo, a domanda ha risposto: “Non la conosco”. Peccato.
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