Incontro Urso-Musumeci. Si è parlato di Sicilia strategica nel Mediterraneo. E non solo…
di Redazione | 27 Luglio 2021Si sono incontrati. Eh certo, il colloquio ufficiale – come recita il comunicato diramato da Palazzo d’Orleans – è stato sulle tematiche sociali e dello sviluppo tecnologico del Paese che sono strettamente collegate alla politica di sicurezza e difesa che l’Italia porta avanti. La Sicilia, che non può essere lasciata da sola ad affrontare la problematica della immigrazione, gioca un ruolo strategico per la sua posizione nel Mediterraneo e per i processi di crescita economica che ne derivano. Sono alcuni dei temi – si legge nel comunicato – al centro del cordiale incontro di stamane tra il governatore Nello Musumeci e il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, in visita ufficiale al PalaRegione di Catania.
Si dà il caso che Adolfo Urso sia anche uno dei parlamentari più autorevoli di Fratelli d’Italia e consigliere molto ascoltato dalla leader Giorgia Meloni.
Peraltro i due presidenti si conoscono da sempre – per comune militanza politica e insularità – Urso è originario di Acireale – ed è difficile pensare che non abbiano trattato anche di questioni legate ai rapporti tra le forze del Centrodestra a livello nazionale e regionale. Così oltre alla canonica ora “di confronto sui temi della immigrazione e sullo sviluppo infrastrutturale ed imprenditoriale dell’Isola che è legato a doppio filo alle grandi direttrici progettuali nell’agenda del governo nazionale”, si è parlato sicuramente di “altro”, come è ovvio. Tornando all’incontro formale, «il presidente Draghi ha indicato l’agenda digitale come presupposto per l’ulteriore crescita economica del Paese – ha detto il senatore Urso durante il punto stampa con i giornalisti, il primo del suo mandato di presidente del Copasir – e tecnologia e l’innovazione sono tematiche certamente interconnesse con la sicurezza e la politica estera in Italia. I progetti innovativi per l’energia rinnovabile, l’economia digitale, una rete infrastrutturale che consenta gli investimenti dall’estero sono l’obiettivo a cui puntare e la Sicilia ha tutte le carte in regola per questa ambizione. Per questo deve però avere il supporto forte e convinto di Roma e Bruxelles, sulla lotta alla criminalità, per sconfiggere appetiti mafiosi, per le tematiche legate alla immigrazione clandestina. Non può esserci sviluppo se non c’è sicurezza e viceversa».
«La grande attenzione che l’Occidente, gli Stati Uniti, l’Europa hanno avuto verso la Sicilia dal dopoguerra ad oggi è stata dettata da esigenze di natura strategica e militare. Noi speriamo – ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci – che la Sicilia possa essere dal centro del loro interesse e delle loro politiche di crescita anche in termini economici. L’Isola è la naturale piattaforma logistica del Mediterraneo, che non è più un mare di frontiera ma che deve diventare mare che unisce, che aggrega. Ecco perché l’obiettivo al quale lavora il governo regionale è quello di dotare l’Isola di sufficienti infrastrutture strategiche per poterci candidare a giocare questo ruolo importante. Lo abbiamo ribadito qualche giorno fa durante l’incontro con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Ma è l’Europa – ha concluso Musumeci – che deve consentirci di poter acquisire un protagonismo che ci liberi dalla marginalità in cui finora siamo stati costretta a vivere».
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