La nostra Ragione
di Carmelo Briguglio | 17 Maggio 2021In questa nostra Regione, abbiamo bisogno di ragionare. Di ragione. Grida, controsensi, oblìo, sceneggiate, appiattimento della politica richiedono questa risposta. Individuale e collettiva. Serve un varco di riflessione tra i vocìi e la trama di tante irragionevolezze. Tra i “contras” a prescindere, a cui il presepe non piace mai. Tra un disastroso passato, molto prossimo, che si vuole fare dimenticare e una memoria di tutti, che vacilla. Ma serve anche la rotta della Ragione profonda. Una visione, una “ideologia” quasi, dell’essere noi ciò che siamo: regione e comunità. Senza celebrazioni, senza auto-flagellazioni. La Ragione Siciliana, in questo significato profondo, va riscoperta; è resa più necessaria dalle contraddizioni, dalle “rotture” globali, dalle incertezze e dai segni che ci vengono dal drammatico tornante della Storia che stiamo vivendo. La nostra Ragione, al di là dei format politici nazionali e dello scomposto “banniàre”, è nel messaggio silenzioso, perenne, della sua civiltà millenaria. In ciò che noi, qui – con agire anche inconsapevole – abbiamo realizzato nei secoli: stratificazione di popoli; coesistenza di etnìe, religioni; tolleranza di linguaggi, costumi, stili di vita. Con l’opera impareggiabile di intellettuali alla Pirandello, Quasimodo, Sciascia. O di eroi, come Falcone, Borsellino, Livatino. Ma anche col tramandare lento e lungo di gesti, di istinti, di riti; un mix di elite e pop: di tutti, ricchi e poveri, di ceti alti e bassi. È la tradizione viva che costituisce il lògos che dà lezioni, a noi e agli altri: di accoglienza, apertura, dialogo, rispetto reciproco. Di pensiero. Di lavoro. Di costruzione. È l’ispirazione a modelli e comportamenti maturati nel vissuto delle generazioni che si sono susseguite nella nostra terra. L’ispirazione più grande di questo piccolo foglio che nasce.